lunedì 28 gennaio 2008

Supplenze

Si legge della penuria di supplenti nel sistema scolastico del nordest, da quando molti supplenti meridionali hanno preso a rientrare nei luoghi d'origne per non perdere l'inserimento nelle graduatorie di casa. Si dice che ciò è segno del malessere del mestiere d'insegnante.
Probabile. Ma è anche l'ennesimo segnale di come il "lavoro" sia ormai ridotto a mero fattore produttivo e voce di costo, per cui anche una funzione vitale quale l'insegnamento è di fatto lasciata in balia di budget, di mercato, di managers tagliacosti.
In Italia non abbiamo altra materia prima che non sia il lavoro: una risorsa e non una voce di costo. Inutile gridare al declino (ovviamente ex cathedra) se non partiamo da questo dato di fatto.

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